La nascita della Pop Art e Andy Warhol
Il termine Pop Art è un'abbreviazione di popular art che
significa "arte popolare". Il movimento si sviluppa negli
Stati Uniti negli anni Sessanta. Si ispira alla cultura di
massa e alla società dei consumi. Gli artisti della Pop Art
rappresentano l'arte come un prodotto di consumo: effimero,
economico e usa e getta.
La pubblicità, i media, i fumetti e la televisione sono le
principali fonti di ispirazione di questo movimento. A
principio, la Pop Art è criticata per l'uso di immagini
quotidiane, fino ad allora trascurate o addirittura
disprezzate, oltre che per l'uso ripetitivo della
serigrafia, che permette di produrre serie di opere
piuttosto che un'opera singola. In questo modo, l'opera
d'arte acquisisce un nuovo status: si passa dal singolo al
multiplo e questo segna un importante allontanamento dalle
idee classiche dell'arte
Nato in una modesta famiglia di origine slovacca immigrata a
Pittsburgh in Pennsylvania negli anni Venti, Andy Warhol, il
cui vero nome è Andrew Warhola, dimostra un precoce talento
artistico. All'età di nove anni soffre di corea, una
malattia che colpisce il sistema nervoso, e la sua salute
rimane fragile.
Warhol frequenta i cinema locali con i suoi tre fratelli e
fin da piccolo rimane affascinato dalle star dello
spettacolo. Mantiene una lunga storia d'amore con la settima
arte, in particolare collezionando numerosi cliché
pubblicitari illustrati con foto di Marilyn Monroe,
Elizabeth Taylor, Greta Garbo e Brigitte Bardot.
Negli anni Cinquanta, Warhol autopubblica libri come "In the
Bottom of My Garden", colorati a mano e prodotti in
piccolissime quantità con la tecnica utilizzata prima
dell'invenzione della stampa a colori. La colorazione viene
eseguita dagli amici di Warhol durante le feste al
Serendipty 3, il caffè dove all'epoca vengono esposte le sue
opere. Questa tecnica di illuminazione si ispira alle tavole
del libro di Granville "Les fleurs animées" (1847), di cui
Warhol possiede una copia. Alla fine degli anni Cinquanta
fonda la Andy Warhol Enterprises Inc, si rifà il naso e
acquista una villa a Lexington Avenue, dove allestisce il
suo studio e si trasferisce dalla madre.
Dopo aver studiato design pubblicitario al Carnegie
Institute of Technology di Pittsburgh, l'artista si
trasferisce a New York e assume il nome di Andy Warhol. In
poco tempo, intraprende una brillante carriera nel campo
della pubblicità. Sperimenta il processo di serigrafia per
le riviste Vogue o Harper's Bazaar, che in seguito mette a
frutto nel suo lavoro. Realizza le vetrine dei grandi
magazzini e disegna le copertine di dischi e libri.
Riflettendo su questo periodo della sua vita, afferma "Ho
iniziato come artista commerciale e voglio finire come
artista commerciale".
Dal 1960 Warhol si dedica alla pittura, contemporaneamente a
Roy Lichtenstein. I suoi primi dipinti si basano su fumetti,
come Popeye e Dick Tracy.
Dal 1962 dipinge le prime tele dedicate ai beni di consumo,
come le bottiglie di Coca Cola e le lattine di Campbell's
Soup, oltre alle prime pagine di giornali, trasponendo le
fotografie in dipinti. Contemporaneamente, realizza
serigrafie di personaggi celebri, con l'obiettivo di
trasformare l'arte in un prodotto di massa. L'artista tiene
la sua prima mostra personale nel 1962 alla Ferus Gallery
con "Campbell's Soup Cans".
A partire dal 1972, Warhol ritorna alla pittura, con
ritratti di celebrità come Mick Jagger, Marilyn Monroe e Mao
Tse-Toung, sulla scia della rivista Interview, pubblicata
dal 1969 e dedicata ai personaggi in voga del momento.
Seguono le serie Skulls e Still Life e, a partire dalla fine
degli anni Settanta, le serie retrospettive in cui Warhol
ripropone le sue opere precedenti con un chiaro obiettivo
commerciale. Intraprende anche un'avventura televisiva,
producendo propri programmi, tra cui Andy Warhol TV e Andy
Warhol's Fifteen Minutes.
Accanto alle celebrità del cinema internazionale, Warhol
realizza anche i ritratti delle sue "Superstar" della
Factory: si tratta dei membri di questa "corte" che circonda
Andy Warhol quotidianamente, e soprattutto in occasione dei
suoi giganteschi party. Queste "Superstar" includono Paul
America, Jackie Curtis, Joe Dallesandro, Candy Darling, Eric
Emerson, Bibbe Hansen, Jane Holzer, Gerard Malanga, Mario
Montez, Billy Name, Nico, Ondine, Ingrid Superstar,
International Velvet, Ultra-Violet, Viva, Chuck Wein, Holly
Woodlawn e Mary Woronov.